Le violenze sui luoghi di lavoro sono ormai molto frequenti.
Lo ribadiscono anche le indagini Istat, che documentano violenze fisiche soprattutto nei confronti delle donne.
Per violenza, si intende qualsiasi comportamento individuale o collettivo volto ad imporre la propria volontà sulla vittima, attraverso la forza, psicologica o fisica.
Le conseguenze per la vittima possono rivelarsi anche molto serie, sotto il profilo della salute psico-fisica (depressione, bassa autostima, sensi di colpa, malattie psicosomatiche).
La violenza sul posto di lavoro riguarda circa il 6% dei lavoratori europei e principalmente le violenze sono di natura psicologica, tra cui minacce verbali, attenzioni e abusi sessuali.
Quest’ultimo tipo di violenza riguarda le donne, ossia la violenza di genere, un ostacolo vero e proprio alla parità tra uomini e donne.
Si vanno perciò a ledere i diritti umani e le libertà fondamentali.
Le misure contro questo tipo di violenza sono disciplinate dalla Legge 119/2013 con modificazione del D.Lgs. 93/2013.
Secondo un’indagine Istat, le donne che hanno subito violenze fisiche o ricatti sessuali durante la loro vita lavorativa, sono circa l’8.9% delle lavoratrici attuali e passate.
La Commissione Europea, attraverso la Direttiva N. 89/391, ha introdotto le disposizioni volte alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, assegnando la responsabilità al datore di lavoro per quel che concerne la tutela dei lavoratori, anche in merito alle violenze psicologiche e fisiche.
Gli stati membri hanno recepito la Direttiva, alcuni sviluppando delle Linee Guida per la prevenzione contro le violenze sul lavoro e lo Stress Lavoro Correlato.
Sulla base della suddetta Direttiva, il datore di lavoro, in consultazione con i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, deve effettuare una valutazione dei rischi in merito alle possibili violenze, occuparsi della prevenzione anche attraverso la formazione e l’informazione dei lavoratori e adottare giusti provvedimenti in caso di comportamenti violenti, per prevenire i danni che ne potrebbero conseguire.