La terza edizione del Rapporto ANMIL presentato nei giorni scorsi a Roma si propone come “annuario della sicurezza sul lavoro”,
confermandosi come punto di riferimento per tracciarne, in maniera meticolosamente ricostruttiva, lo stato dell’arte della nelle sue molteplici sfaccettature.
Il Rapporto passa in rassegna i principali interventi del legislatore, gli orientamenti della giurisprudenza, della prassi amministrativa e del mondo dello studio e della ricerca sul piano internazionale, europeo e nazionale, sino al dicembre 2019.
Elemento di novità che contraddistingue l’edizione 2019 è rappresentato dal focus specifico dedicato agli strumenti di tutela dei lavoratori sul piano internazionale e alle sempre più strette relazioni con gli ordinamenti europeo e nazionale, soprattutto nella logica di affrontare questioni afferenti il cambiamento del mondo del lavoro che ormai si impongono in modo transnazionale, senza però mai perdere di vista, come già detto, la straordinarietà del periodo di tempo analizzato.
L’obiettivo è dunque quello di fornire una visione completa della materia prevenzionistica, perseguendo ancora lo scopo di “alzare l’asticella” dei livelli di conoscenza e consapevolezza pratica di questa complessa materia, caratterizzata da molteplici fonti normative e articolate interpretazioni.
Attraverso la consueta metodologia di analisi asciutta, trasversale e interdisciplinare, il Rapporto è rivolto a tutti gli attori coinvolti nella gestione della salute e sicurezza nei contesti lavorativi.
Le macro-tematiche di analisi, individuate dall’attività di monitoraggio e studio costante della materia, sono state suddivise nelle cinque sezioni in cui è articolato il Rapporto, al fine di chiarirne i contenuti e agevolarne la consultazione.
La prima sezione, come è ormai consuetudine, è dedicata all’analisi statistica dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, a cui è stato aggiunto un capitolo appositamente riguardante i dati dell’epidemia da Covid-19: l’analisi fenomenologica vede ampliato il suo campo d’indagine, a partire dal piano internazionale, per poi focalizzarsi sul piano europeo e, infine, nazionale.
Questa scelta è in linea con l’ampio spazio dedicato, all’interno della seconda sezione, al tema delle tutele accordate ai lavoratori su scala internazionale, col fine di tracciare un quadro completo ed esaustivo delle fonti di tutela sui diversi piani giuridici, analizzandone le relazioni e i profili problematici.
L’occasione di approfondimento è offerta dalla ricorrenza, nel 2019, del Centenario della istituzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’agenzia delle Nazioni Unite preposta all’adozione e all’attuazione delle norme internazionali del lavoro, nonché alla promozione dei diritti dei lavoratori e della protezione sociale.
La terza sezione è invece incentrata sull’analisi dello scenario prevenzionistico nazionale, a partire dalla programmazione politica strategica in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Sono dunque analizzate da una parte le novità della normativa tecnica volte a realizzare gli obiettivi programmatici e le priorità politiche prospettate dai governi succedutisi nel nostro periodo di riferimento, dall’altra gli interventi del Legislatore nazionale, della giurisprudenza e dell’utile prassi amministrativa, in materia di assicurazione obbligatoria; nonché le novità che hanno specificatamente caratterizzato il tema del reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro.
Successivamente, nella quarta sezione, è riproposta la ormai consolidata analisi delle principali novità che hanno riguardato specifici ambiti e settori di attività.
In particolare, in questa edizione sono dedicati capitoli specifici ai seguenti argomenti: salute e sicurezza negli appalti; sicurezza dei trasporti e dei lavoratori del settore; novità in materia prevenzionistica nel settore marittimo.
Alla trattazione dei rischi specifici è invece dedicata la quinta sezione, che ricomprende il tema delle sostanze pericolose e della prevenzione incendi.
La sesta ed ultima sezione è infine un vero e proprio addendum interamente dedicato alla pandemia da Covid-19, affrontata da un punto di vista più squisitamente rivolto a quanto susseguitosi in ambito normativo, internazionale e italiano.
La decennale attività di studio di ANMIL, attiva da quasi 77 anni, non abbandona poi l’impronta etica alla base di ogni iniziativa associativa, partendo dal senso di responsabilità che quotidianamente è rinsaldato dalla vicinanza a coloro che hanno realmente subito le conseguenze di una sbagliata gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
Terzo Rapporto Anmil sulla Salute e sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro (pdf 5MB)