Con la circolare 11/2019, l’Inps ha dato disposizioni in merito all’accesso al trattamento pensionistico “Opzione donna” e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci.
Relativamente ad” Opzione donna”, questo è un meccanismo in base al quale le donne possono richiedere di andare in pensione anticipata se al 31 dicembre 2018 hanno compiuto 58 anni di età come dipendenti e 59 come autonome e abbiano maturato 35 anni di contributi.
L’assegno pensionistico sarà, però, calcolato con il sistema contributivo.
I lavoratori precoci, invece, sono coloro che entro i 19 anni di età hanno maturato almeno 12 mesi di contributi e che rispettano uno dei requisiti di seguito indicati:
- essere disoccupati da almeno tre mesi;
- far parte della categoria dei caregiver da almeno sei mesi;
- aver perso la capacità lavorativa per almeno il 74%;
- essere stati dipendenti addetti a mansioni gravose o usuranti.
I lavoratori precoci possono conseguire la pensione anticipata se maturano 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2026.
Riguardo alla cumulabilità con altri redditi, per opzione donna, essendo basata sul regime contributivo, la pensione è cumulabile con altri redditi.
Per i lavoratori precoci, invece, la cumulabilità non è possibile fino al raggiungimento dei requisiti ordinari per la pensione.