Una forma alternativa al tipico rapporto di lavoro subordinato è il lavoro a domicilio.
Si tratta di una prestazione svolta direttamente presso il domicilio del lavoratore oppure in un altro luogo a lui disponibile.
L’attività lavorativa viene svolta con vincolo di subordinazione per uno o più datori di lavoro, purché si rispetti il divieto di concorrenza.
Come per l’attività svolta presso una sede lavorativa (ufficio, cantiere, ecc.), anche per il lavoro a domicilio, il datore di lavoro deve adempiere agli obblighi previsti per la tutela del lavoratore.
In primis, si deve iscrivere il lavoratore a domicilio nel libro unico del lavoratore ed effettuare le comunicazioni obbligatorie secondo le modalità previste per i dipendenti.
Per quanto riguarda la retribuzione, il lavoratore è retribuito attraverso le tariffe di cottimo pieno, come previsto della contrattazione collettiva.
In merito alla sicurezza sul lavoro, si applicano gli obblighi di informazione e formazione e di fornitura dei DPI.
È obbligatorio formare i lavoratori per il primo soccorso e per la prevenzione incendi.
In questo caso il datore di lavoro viene esonerato dall’obbligo di effettuare la valutazione dei rischi.