Con il Dc. Lgs. N 66 dell’8 aprile 2003 è stato disciplinato il lavoro notturno, rispettando i principi risultanti dalla Direttiva n. 93/104/CE.
Quando si parla di lavoro durante le ore notturne, ci si riferisce ad un arco temporale di almeno 7 ore consecutive.
In base a quanto specificato dal Ministero del Lavoro le fasce orarie sono le seguenti:
- Dalla 22 alle 5
- Dalle 23 alle 6
- Dalle 24 alle 7
Essendo il lavoro notturno sicuramente più stancante e usurante, sono state previste delle particolari tutele.
In base all’art. 11 del suddetto decreto, vengono indicate le figure che sono escluse o non obbligate a svolgere lavoro notturno.
In particolare, il divieto è riferito alle donne in gravidanza e fino al compimento di un anno del bambino.
Sono, invece, esclusi dall’obbligo, ad esempio, i lavoratori con figli disabili, con figli minori di tre anni, oppure, nel caso di unico genitore affidatario, fino al compimento del dodicesimo anno di età del figlio.
Oltretutto è obbligatoria la sorveglianza sanitaria, attraverso visite di controllo periodiche, per accertare lo stato di salute di chi svolge lavoro notturno, effettuate presso le strutture sanitarie pubbliche o presso il medico competente.