L’Organizzazione Internazionale del Lavoro di Ginevra ha pubblicato due importanti documenti riguardanti la gestione delle violenze e delle aggressioni sul lavoro,
argomento da non sottovalutare, che è stato affrontato dall’Agenzia delle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione ad adottare materia di prevenzione e gestione di molestie comportamenti prevaricanti nel mondo del lavoro e della sanità.
È stata quindi emanata una Convenzione, con la quale vengono indicati i modi e gli atteggiamenti inaccettabili o avvisaglie in essere che potrebbero arrecare danni psicologici, economici e fisici a persone di sesso o genere diverso.
Parallelamente ne è derivata una Raccomandazione in cui vengono presentate le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro su 10 punti fondamentali in modo da monitorizzare tutte le comunicazioni interne ed esterne delle vittime, mettere in protezione le vittime ed attuare gli interventi del caso valutando pericoli e rischi psicosociali, specificare previlegi e obblighi dei lavoratori e dei datori di lavoro e mettere in atto delle procedure di denuncia e indagine.
Inoltre, saranno presi provvedimenti legislativi nei confronti di violenze verso i lavoratori migranti e i gruppi vulnerabili, i quali dovranno essere agevolati nella transizione da economia informale ad economia formale attraverso la messa a disposizione di risorse ed assistenza.
Si segnala che in ambito sanitario il personale a maggior rischio di violenza è la categoria degli infermieri, poiché il contatto diretto con pazienti e parenti di questi ultimi li rende più vulnerabili.
Questo accade soprattutto nei reparti di emergenza e psichiatrici, specialmente durante la notte o per lunghe attese.
Altresì dovranno essere garantite misure di salvaguardia nei confronti delle donne da determinati settori professionali.
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