Quando si parla di “Diversity Management” si intende l’insieme di politiche volte a valorizzare le diversità e l’inclusione nell’ambiente lavorativo.
Viene dato, quindi, un nuovo valore alla diversità, che sia di genere, etnico, di orientamento sessuale o fisico, diventando così un punto di forza per l’azienda, sia sotto l’aspetto della competitività, che dell’Employer Branding, migliorando cioè la propria immagine, la propria reputazione e di conseguenza ottenendo un maggior successo nel reclutamento di talenti.
Esempi di Diversity Management possono essere riconducibili alle iniziative per favorire la conciliazione vita- lavoro, oppure l’organizzazione di corsi di formazioni volti ad incrementare comportamenti di inclusione sociale.
Uno strumento molto utile per ridurre i pregiudizi e le discriminazioni è la cosiddetta “esperienza immersiva”, attraverso la quale l’user si trova a interagire virtualmente con un avatar e alla fine dell’interazione può scoprire se ha attuato comportamenti o preso decisioni pregiudizievoli e, infine, ottenendo suggerimenti sulle best practice in materia.
Anche sotto il punto di vista della sicurezza sul lavoro, nell’art. 28 del D.Lgs 81/2008 si parla di gestione delle diversità, poiché la valutazione “deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi.”