Dalla mezzanotte del 31 marzo e nei giorni a seguire, è possibile presentare la domanda per richiedere il bonus di 600 euro previsto per lavoratori autonomi, partite Iva, liberi professionisti.
Al fine di evitare che la mole delle domande blocchino il sistema, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha chiarito che “non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato”.
Le parole di Tridico non hanno convinto gli interessati riguardo il criterio di assegnazione del bonus visto che fino a ieri l’indicazione sembrava essere proprio quella dell’ordine di presentazione della domanda.
A chi spetta il bonus?
All’INPS spiegano che l’indennità per il mese di marzo è destinato ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva al 23 febbraio e ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi nella stessa data.
Questi professionisti però non devono essere titolari di pensione né essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Più precisamente, i lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto di privato di previdenza obbligatoria diversi dall’Inps per beneficiare dei 600 euro devo rispettare precisi requisiti di reddito (nessuna indennità se il reddito supera i 50mila euro).
Poi l’attività deve essere stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza sanitaria.
In particolare, il bonus verrà riconosciuto se sono rispettati questi requisiti:
- redditi non superiori ai 35mila euro nel periodo di imposta 2018;
- reddito compreso tra i 35mila e i 50mila euro nel periodo d’imposta 2018 e cali di attività pari almeno al 33% nei primi mesi del 2020 (rispetto al periodo 2019).
La stessa indennità, sottolineano dall’Inps, è destinata, anche a commercianti, coadiutori diretti, artigiani, coltivatori diretti, mezzadri e coloni sempre che non siano già titolari di una pensione.
Infine, il bonus è previsto per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato involontariamente il loro rapporto tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 che non abbiano pensione né, alla data del 17 marzo, alcun rapporto di lavoro dipendente.
Non è previsto per marzo oltre alla contribuzione figurativa neanche l’assegno al nucleo familiare.
L’indennità è concessa anche agli operai agricoli a tempo determinato
Potranno chiedere l’indennità anche i lavoratori dello spettacolo purché abbiano versato nel 2019 almeno 30 contributi giornalieri e non abbiano avuto un reddito superiore a 50.000 euro.
I lavoratori dello spettacolo non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente al 17 marzo per chiedere l’indennità.
Tutte le indennità hanno un limite di spesa globale
Come richiedere il bonus
La domanda per il bonus all’Inps si potrà presentare attraverso i consueti canali (Pin, Spid, Carta di identità elettronica e Carta dei servizi oltre al Contact center) ma sarà possibile accedere a una richiesta di Pin semplificata.
Le domande si potranno presentare dalla mezzanotte del 31 marzo e nei giorni a seguire
Le istruzioni sono contenute in una circolare appena pubblicata e chiariscono che per l’indennità di 600 euro non è prevista alcuna contribuzione figurativa.
L’indennità non contribuisce alla formazione del reddito e, dunque, non è tassata.
Infine, il bonus dovrebbe salire ad aprile a 800 euro o essere correlato al reddito dell’anno precedente.
Mentre scriviamo questo articolo il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico ha dichiarato all’Ansa: dall’una di notte alle 8.30 circa, abbiamo ricevuto 300mila domande regolari.
Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell’Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti siano inevitabili con questi numeri”.” Non c’è fretta”
“Come abbiamo detto più volte le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre”.
Sito Inps preso d’assalto
Nelle prime ore in cui il canale si è aperto sono tante le segnalazioni arrivate da professionisti che denunciano un sito dell’istituto di previdenza in tilt. In tanti non riescono a entrare e sottolineano come non sia possibile accedere con la procedura semplificata.
Anche i consulenti del lavoro già dai giorni scorsi avevano segnalato una serie di problemi per le richieste della cassa integrazione d’emergenza: «Sito Inps bloccato e tanti documenti da presentare» fanno sapere dalla Fondazione studi.
Ultimora
In una nota di odierna, Inps comunica che dal 2 aprile, l’accesso ai servizi telematici sarà disponibile dalle ore 08:00 alle ore 16:00 per patronati e intermediari, mentre i cittadini potranno accedere dalle 16:00 alle 08:00.