Uno degli ambiti lavorativi a rischio di conseguenze per la salute dei lavoratori, risulta essere quello relativo all’attività di saldatura.
Durante la saldatura, infatti, vengono inalate delle sostanze tossiche e quindi pericolose per il lavoratore che ne viene a contatto.
Ad approfondire questo tema ci ha pensato Michael Koller, con il documento “rischi sanitari della saldatura”.
Le conseguenze dovute all’inalazione di queste sostanze pericolose possono recare danni alle vie aeree, sviluppando patologie di vario genere e gravità tra le quali:
- irritazione e edema polmonare;
- bronchite e broncopneumopatia;
- Rischio di cancro ai polmoni.
Secondo quanto affermato dalle indagini dell’Istituto di ricerca delle associazioni di categoria per la medicina del lavoro di Bochum, non si può presumere un nesso causale tra una malattia delle vie aeree e la saldatura, ma è necessario valutare ogni caso singolarmente e ogni variabile lavorativa.
Riguardo alle irritazioni, queste possono emergere dopo l’esposizione a fumi e gas di saldatura.
L’ irritazione delle vie aeree superiori si presenta sotto forma di bruciore, gonfiore e muco all’interno della mucosa nasale.
Più rari, sono invece gli edemi polmonari, a causa di un eccesso di liquido all’interno dei polmoni. Si è notato che l’edema polmonare si è riscontrato su saldatori che utilizzavano acciai contenenti , ad esempio, cromo, oppure cobalto, cadmio.
Per chi invece utilizza acciai inossidabili e galvanizzanti, si è riscontrato un maggior numeri di lavoratori con bronchite cronica.
Per quanto riguarda il rischio di cancro ai polmoni, l’AIRC ha classificato l’attività di saldatura, come “possibilmente cancerogena per l’uomo”.
Infine, in base alla normativa elvetica, per il riconoscimento delle malattie professionali, c’è bisogno di una valutazione caso per caso in base all’anamnesi lavorativa ad alle condizioni lavorative.