Ho partecipato nei giorni scorsi ad un interessante incontro, promosso da AIFES FORMAZIONE, Associazione alla quale offro a titolo gratuito le mie riflessioni giuridiche, rivolto ai consulenti del lavoro e ai consulenti fiscali, nel quale si è affrontato con serietà il tema della formazione finanziata. Dico con serietà perché per la prima volta ho percepito come l’interesse fosse spostato esclusivamente sull’aspetto formativo, escludendo quindi ogni altra tentazione organizzativa, quale ad esempio il profitto nella gestione finanziaria del montante derivante dalle matricole in gestione.
Aifes, ho appreso, si è dotata di un conto di rete, definito “a cassetto”, riconducibile al fondo interprofessionale FonarCom, attraverso il quale mette a disposizione dei datori di lavoro la propria opera formativa in termini concreti ed immediati, senza rimandi a futuri e spesso improbabili bandi, i cui esiti appaiono spesso discutibili. Ho anche registrato un forte interesse dei consulenti, soprattutto sul metodo adottato e sulla serietà del rapporto offerto. I consulenti, così genericamente indicati, hanno dimostrato di avere molto a cuore le sorti dei propri clienti soprattutto in questo momento di difficoltà economica e quindi di forte difficoltà per mantener fede agli adempienti obbligatori previsto dal D.lgs.81/2008.
Così facendo in realtà dimostrano di aver capito l’importanza della materia, anche per quanto concerne la tutela dell’integrità dei lavoratori, facendosi portatori di un messaggio positivo di cui abbiamo sempre bisogno. Lo slogan che sta accompagnando questa campagna di sensibilizzazione è ” Scegliamo di crescere, cresciamo con la formazione finanziata”. Una bella locandina accompagna i consulenti nella comprensione del progetto Aifes che innanzitutto spiega perché l’Associazione ha scelto di dotarsi di un conto di rete.
Le Aziende italiane, operanti in qualsiasi settore, aderendo gratuitamente al conto di rete promosso da Aifes attraverso FonARCom hanno l’opportunità di utilizzare il versamento INPS 0,30% delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo, per realizzare Piani Formativi a vantaggio delle risorse umane e dello sviluppo aziendale.
In seguito all’entrata in vigore della riforma del lavoro Fornero (Legge 28 giugno 2012, n. 92, le categorie per le quali le Aziende devono versare (per intero o parzialmente) lo 0,30% sono: dipendenti del settore privato, indipendentemente dalla tipologia di contratto di lavoro subordinato; apprendisti; soci lavoratori di cooperativa ai sensi della legge n. 142/2001; soci lavoratori di cooperativa di cui al DPR n. 602/70; personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato. Questa quota può essere recuperata parzialmente mediate la presentazione e la realizzazione di adeguati piani formativi anche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Ciò detto non è sempre agevole richiedere con successo un finanziamento al Fondo interprofessionale prescelto a causa di modalità spesso farraginose e di notevoli limitazioni e condizionamenti poste dai Fondi e dalle parti sociali costituenti. Spesso i meccanismi gli Avvisi promossi dai fondi interprofessionali soddisfano solo in parte o per nulla le esigenze formative delle aziende interessate.
Il fondo FonarCom ha invece attivato a beneficio della rete Aifes il Conto formazione di Reti Upgrade, che consiste nella possibilità di versare il maturato dell’azienda aderente in una sorta di conto corrente dal quale prelevare ogni anno ed in modo certo il contributo versato per utilizzarlo nella maniera più flessibile e vicina alle esigenze formative.
I vantaggi di un conto di rete sono evidenti:
- Si può realizzare la formazione sin qualsiasi momento senza aspettare avvisi pubblici, graduatorie o altro;
- Le aziende che provengono da altri Fondi laddove abbiamo maturato almeno 3000 euro, possono portarsi dietro tale dote e usufruirne subito per l’attività formativa;
- Nessun sindacato da interpellare e con cui negoziare e tanta flessibilità nella effettuazione della formazione ai dipendenti che può avvenire anche al di fuori dell’orario di lavoro;
- Si possono includere nella formazione apprendisti, lavoratori a progetto, soci lavoratori, eccetera e comunque quali uditori: imprenditori, agenti e collaboratori;
- L’azienda non deve provvedere ad alcuna incombenza amministrativa e burocratica: provvede a tutto l’ufficio Aifes.
- In un periodo di grande indisponibilità economica e di incremento del numero degli infortuni e delle malattie professionali, mi sembra proprio una bella iniziativa.
Paolo Varesi
Esperto in contrattazione collettiva e mercato del lavoro.
Esperto in discipline giuridico prevenzionali