Il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (Cug – Inail),
ha realizzato un documento che si occupa dei cambiamenti dovuti all’avanzare dell’età nell’ambito lavorativo.
I dati dell’Ocse mostrano che l’Italia è uno dei paesi più anziani tra i trentacinque paesi membri e che nei successivi anni questa situazione andrà a peggiorare, a causa dell’accelerazione del processo di invecchiamento della popolazione.
Per affrontare questo problema, il documento “il benessere lavorativo ad ogni età, le buone pratiche Inail”, pone l’attenzione sui cambiamenti psicofisici che limitano le abilità lavorative e evidenzia i temi relativi ai rischi dovuti all’invecchiamento, come quello della diminuzione dell’udito, delle funzioni dell’apparato muscolo-scheletrico, cardiovascolare, della termoregolazione e del sistema immunitario.
Alla luce di quanto esposto, il documento riporta gli elementi primari per gestire al meglio le problematiche dovute, appunto, all’avanzare dell’età e le misure di prevenzione proposte dal Cug.
Bisognerà, quindi, agire in primis sulla cultura aziendale, sulla promozione della salute, sulle misure organizzative, come ad esempio la flessibilità dell’orario lavorativo e sul Welfare aziendale.
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