Inail ha pubblicato un volume intitolato “Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro. Gestione e comunicazione del rischio”.
È stato realizzato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila), che descrive i risultati e le fasi della metodologia di un progetto denominato Nano-Lab.
Il progetto riguarda l’analisi dell’esposizione a nanomateriali attraverso strategie di control banding, un metodo qualitativo di valutazione e gestione del rischio, dove l’esposizione e il pericolo sono identificati attraverso differenti livelli (bande) all’interno di una matrice.
Il control banding è un approccio complementare ai vari modelli utilizzati per la valutazione e gestione del rischio chimico e può essere, appunto, adoperato anche per la valutazione del rischio da esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro.
Pertanto, queste tecniche vengono utilizzate al fine di individuare misure di prevenzione e protezione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori del settore.
Il volume, inoltre, riporta tre casi studio realizzati su tre tipologie di nano-oggetti: grafene, nanofili e nanoparticelle.
L’obiettivo è quello di riuscire a realizzare strumenti pratici per la gestione del rischio.