Il secondo dei cinque assi di finanziamento del bando Isi 2017 mette a disposizione quasi 45 milioni di euro a fondo perduto
per la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi, che comportano patologie da sovraccarico biomeccanico.
La predisposizione di un asse tematico è una delle novità principali dell’ultimo bando Isi, ottava edizione dell’iniziativa promossa dall’Inail a partire dal 2010 per sostenere le imprese che investono in sicurezza.
Questo nuovo strumento identifica in modo preciso e circoscritto la tipologia di rischio finanziabile, incide sulla selezione dei progetti in funzione dell’entità dello specifico stanziamento e può ampliare la platea dei soggetti destinatari, che non è più circoscritta alle aziende, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ma comprende anche gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome.
Il punteggio aumenta con buone prassi e partnership con le parti sociali.
Come precisato nell’allegato 3, una dettagliata ripartizione tabellare stabilisce i criteri per la determinazione del punteggio complessivo del progetto e dei suoi specifici elementi. I parametri che concorrono a definire il punteggio si riferiscono alle caratteristiche dell’impresa e a quelle particolari del progetto presentato, e vanno dalle dimensioni aziendali alla lavorazione svolta, dalla tipologia di intervento alla condivisione con le parti sociali, includendo eventuali bonus per l’adozione di buone prassi o per l’inclusione in settori Ateco.
Le quattro tipologie di intervento finanziabili.
Analogamente, la stessa suddivisione individua e seleziona le quattro tipologie di intervento finanziabili, con il dettaglio dei documenti da produrre. Nella scheda “a” sono inclusi i progetti da riduzione del rischio da movimentazione manuale dei pazienti, in particolare quelli che migliorano la loro conduzione attraverso modifiche edilizie di strutture murarie o mediante l’acquisto di dispositivi medici e altri accessori di facilitazione.
A disciplinare gli interventi per la diminuzione dei rischi connessi ad attività di sollevamento, abbassamento e trasporto di carichi è la scheda “b”, in cui sono compresi progetti di acquisto di piattaforme, argani e robot non superiori a 500 chilogrammi, e di carrelli aventi un carico massimo di utilizzo non superiore a duemila chilogrammi.
Nella scheda “c” rientrano gli acquisti di macchinari per la riduzione del rischio connesso ad attività di traino e spinta di carichi, anche in questo caso differenziati per volume. Nella scheda “d”, invece, sono compresi i progetti di riduzione del rischio dovuto alla movimentazione di bassi carichi ad alta frequenza, ovvero inferiori a tre chili, tramite automazione completa o parziale.
Il contributo pari al 65%, fino a un massimo di 130mila euro.
Il contributo in conto capitale per ciascun progetto ammesso al finanziamento è pari al 65% dell’investimento, da un minimo di cinquemila euro fino a un massimo di 130mila, ed è cumulabile con i benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito, come quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea.
Imprese ed enti del terzo settore hanno tempo fino alle ore 18 di giovedì 31 maggio per inserire e salvare la propria domanda nella sezione “servizi online” del portale Inail, dove è possibile anche effettuare simulazioni relative al progetto da presentare e verificare se ha raggiunto o meno la soglia di ammissibilità.
Per informazioni e assistenza è possibile contattare telefonicamente il contact center dell’Istituto al numero 06.6001, utilizzabile sia da rete fissa sia da rete mobile secondo il piano tariffario del proprio gestore telefonico.
- Allegato 3 – Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (MMC) (.pdf – 645 kb)
Con il bando ISI 2017 l’Istituto mette a disposizione 249.406.358,00 euro a titolo di contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La procedura di finanziamento è accompagnata da una campagna che mira a far passare il messaggio che investire in prevenzione non è solo un costo ma un valore.
Il primo dei cinque assi di finanziamento previsti è dedicato alle iniziative promosse dalle imprese che affrontano i rischi chimici, biologici e sismici, i pericoli legati alle vibrazioni meccaniche, al rumore, alle cadute dall’alto e i rischi infortunistici-meccanici. Il contributo a fondo perduto è pari al 65%, da un minimo di cinquemila euro fino a un massimo di 130mila
Modalità di partecipazione, avvisi pubblici e graduatorie relative al finanziamento.
fonte:Inail
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