Quest’anno AIFES ha deciso di celebrare la giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro aderendo ad una bella iniziativa promossa dalla fondazione LHS: il primo roadshow simultaneo in 35 città italiane per richiamare l’attenzione sul tema centrale della nostra mission.
Una simultaneità resa possibile grazie alla sinergia di tantissimi ambasciatori della sicurezza che, come AIFES, hanno raccolto la sfida lanciata a ottobre dalla Fondazione LHS, organizzando un evento con l’obiettivo di parlare di sicurezza in modo nuovo.
In perfetta aderenza allo spirito dell’iniziativa e ai principi ai quali si ispira AIFES, abbiamo organizzato un incontro con gli studenti del liceo statale “Maria Montessori” di Roma poiché ci è sembrato il modo più naturale e diretto di affermare il valore intrinseco di una corretta e consapevole cultura della sicurezza e della salute sul lavoro, portando la nostra esperienza, il nostro bagaglio di valori e la nostra sensibilità su questi temi.
Tenuto conto della particolarissima platea appositamente prescelta per questa giornata di sensibilizzazione sul tema della sicurezza, abbiamo scelto un tema in grado di intercettare l’attenzione dei ragazzi e fornire loro il corretto apporto di conoscenza per tutelare al meglio la loro salute.
Abbiamo pertanto ritenuto opportuno affrontare la delicata questione dei rischi ai quali i giovani (ma non solo loro) sono esposti a causa del sovraccarico informativo dovuto ad un uso massivo e continuato di computer, tablet, cellulari o alle lunghe conversazioni sui social network.
In che modo tale “sovraccarico” può causare “tecnostress” e videodipendenza?
I genitori sono sempre informati sulle conseguenze per la salute dei loro ragazzi costantemente avvolti dai campi elettromagnetici che questi strumenti di uso quotidiano sviluppano?
Come attenuare i rischi e accompagnare i ragazzi verso un uso consapevole di questi strumenti?
La disponibilità offerta ad AIFES dai dirigenti scolastici è stata larga ed immediata e il confronto con i ragazzi si preannuncia ricco di spunti destinati a formare oggetto di un confronto serrato su un tema mai affrontato prima in una simile assise, che ruota, com’era giusto e naturale, intorno al più generale tema della “tutela della salute e della sicurezza”.
Siamo certi di poter contare sulla partecipazione entusiastica di questi “lavoratori in erba” e già pregustiamo l’interazione che nascerà grazie alla capacità del dr. Paolo Varesi di coinvolgerli in un dibattito che si preannuncia di grande interesse e attualità e alla competenza specifica che sarà messa in campo dalla onlus “NetDipendenze” rappresentata per l’occasione da uno dei massimi esperti in questo settore, il dr. Enzo Di Frenna.
E’ gratificante, ha dichiarato il Presidente di AIFES, dr.ssa Arianna De Paolis, parlare ad una platea di ragazzi che, ne siamo certi, mostreranno grande interesse per un tema che li vede protagonisti loro malgrado, e siamo certi di riuscire a stimolare l’interesse di questi studenti verso un nuovo modo di percepire la “cultura della sicurezza”, di incuriosirli e, perché no, farne un esercito di “ambasciatori della sicurezza”.
Il linguaggio diretto, gli esempi di vita quotidiana, i fatti di cronaca e le loro esperienze personali e familiari, costituiranno l’humus fertile sul quale costruire un confronto veramente proficuo, per accompagnarli verso la consapevolezza che la salute e la sicurezza sono valori irrinunciabili e bisogni insopprimibili.
Investire nei giovani e aiutarli a maturare questa consapevolezza è una sfida a cui AIFES non poteva certo sottrarsi per contribuire al raggiungimento di un obiettivo importante: diffondere una maggiore consapevolezza dei fattori che minacciano salute e sicurezza, non solo sui luoghi di lavoro ma anche in casa, per strada e a scuola, per promuovere l’adozione di comportamenti più sicuri.
Redazione Aifes