La norma UNI ISO 45001, in vigore dallo scorso 12 marzo,
al termine di un periodo transitorio di tre anni è destinata a sostituire lo standard britannico OHSAS 18001 come punto di riferimento per tutte le aziende che scelgono di certificare il proprio sistema di gestione della salute e sicurezza.
Le caratteristiche, i vantaggi e i collegamenti con la legislazione vigente della prima norma internazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, alla cui elaborazione ha dato un contributo importante anche l’Inail, sono descritti in una nuova brochure dell’Ente italiano di normazione, l’associazione che da quasi un secolo definisce e pubblica norme tecniche volontarie in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario.
È stata sviluppata con il contributo di esperti provenienti da oltre 70 Paesi.
Sviluppata all’interno del sistema di normazione ISO con il contributo di esperti provenienti da più di 70 Paesi, la norma UNI ISO 45001 fornisce un quadro internazionale e si applica a qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle dimensioni, dal settore di appartenenza e dalla natura delle sue attività.
È inoltre progettata per essere integrata nei processi di gestione già esistenti: adotta, infatti, la stessa “struttura di alto livello” delle altre norme ISO sui sistemi di gestione, come la UNI EN ISO 9001 (gestione per la qualità) e la UNI EN ISO 14001 (gestione ambientale).
Dalla riduzione degli infortuni all’aumento della produttività tanti potenziali benefici.
I potenziali benefici derivanti dall’applicazione della norma includono la riduzione degli infortuni sul lavoro e degli incidenti, il miglioramento dell’efficienza dei processi aziendali, la riduzione dei costi dei premi assicurativi, la creazione di una cultura della prevenzione, della salute e della sicurezza che incoraggi i lavoratori a svolgere un ruolo attivo, un miglioramento del morale dei lavoratori, il maggiore impegno dei vertici aziendali a migliorare le performance di salute e sicurezza sul lavoro, la capacità di soddisfare gli obblighi legali e normativi dell’organizzazione e un miglioramento dell’immagine e della reputazione delle imprese.
Benedetti (Contarp): “Un punto di inizio per migliorare la prevenzione”.
La brochure è arricchita anche dalle testimonianze di rappresentanti di Inail, Aias, Associazione Ambiente e Lavoro, Aifos, Assolombarda, Cna, Consiglio nazionale degli Ingegneri, Accredia e Conforma.
Per Fabrizio Benedetti, coordinatore generale della Contarp, la Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione dell’Inail, “la pubblicazione della UNI ISO 45001 può essere considerato un nuovo punto di inizio che apre nuove possibilità e nuovi scenari su cui lavorare, a livello nazionale e internazionale, per migliorare le performance di prevenzione nelle imprese e contrastare efficacemente il triste fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali”.
“Un’opportunità per la crescita complessiva delle performance aziendali”.
Se l’esperienza ha dimostrato che le imprese che hanno adottato l’approccio gestionale proposto dalla OHSAS 18001 hanno visto migliorare il proprio andamento infortunistico rispetto alla media, “la UNI ISO 45001 – scrive Benedetti – con il suo focus su leadership, coinvolgimento dei lavoratori, valutazione dei rischi, gestione dell’outsourcing, rafforza l’approccio gestionale e organizzativo per sostenere l’adozione di una cultura di impresa che guardi alla salute e alla sicurezza sul lavoro non solo come a un adempimento normativo, ma come una parte essenziale dei processi lavorativi e un’opportunità di miglioramento e crescita complessiva delle performance aziendali”.
“Nell’appendice nazionale la corretta relazione con il quadro legislativo”.
Per il coordinatore della Contarp, la nuova norma può contribuire in questo senso “anche in virtù della sua struttura integrata con quella delle norme di gestione per la qualità e per l’ambiente” e “importante è anche l’appendice nazionale, redatta in sede di adozione, che aiuta nel fornire una corretta relazione con il quadro legislativo”. La gestione della sicurezza, conclude Benedetti, “inserita e integrata nella gestione complessiva delle aziende può generare un nuovo modello di competitività sostenibile che occorre sostenere e perseguire”.
fonte:Inail
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