L’iniziativa della Direzione territoriale Inail di Messina – Milazzo coinvolge otto infortunati e sette diplomati in agraria, al fine di realizzare una cooperativa sociale agricola che dia alle persone con disabilità la possibilità di prendere consapevolezza delle proprie potenzialità.
Terra e libertà.
Due nobili parole che ben si sposano con “Ricominciamo dalla terra”, un progetto che nasce dal protocollo d’intesa siglato tra la Direzione territoriale Inail di Messina e Milazzo, l’Istituto tecnico agrario G. Minutoli e la Confcooperative Sicilia, sostenuto e approvato dalla Direzione regionale Inail.
L’iniziativa che punta al reinserimento lavorativo dei soggetti vittima di un infortunio mira ad offrire alle persone con disabilità una maggiore consapevolezza delle proprie possibilità e risorse, affinché possano essere veicolate in un’attività autonoma e produttiva.
La terra e le erbe officinali per favorire il reinserimento degli infortunati.
Gli infortunati coinvolti nel progetto, in virtù delle esperienze formative maturate finora, hanno cominciato a lavorare sulla coltivazione delle erbe officinali, i prodotti della natura con specifiche proprietà terapeutiche.
Al termine del percorso istruttivo avranno la possibilità di scegliere se costituire o meno una cooperativa sociale agricola di tipo B (realtà imprenditoriale che si occupa della gestione di attività che puntano al reinserimento professionale di soggetti svantaggiati).
Nel caso in cui i neo-agricoltori decidano di perseverare nel loro sogno di terra e libertà, costituendosi in cooperativa, potranno disporre di un terreno concesso, per tre anni, in comodato gratuito, dalla Città metropolitana di Messina.
Gli esperti spiegano i segreti della terra agli infortunati.
Partito lo scorso aprile, il progetto che si conclude, a marzo 2018, vede la partecipazione di otto infortunati, individuati dalla direzione territoriale Inail di Messina-Milazzo e di sette diplomati in agraria dell’Istituto G. Minutoli, al fine di favorire il processo di integrazione tra persone normodotate e con disabilità.
Al centro dell’iniziativa un percorso laboratoriale, suddiviso in 32 incontri, presso la sezione Cuppari della scuola, nella frazione di San Placido Calonerò.
Fra i temi affrontati: la morfologia e l’anatomia vegetale, i fattori climatici, le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche della terra, le tecniche di coltivazione vivaistiche e di giardinaggio.
Dall’idea all’impresa a lezione di cooperative.
Se gli esperti designati dall’Istituto G. Minutoli spiegano agli infortunati i segreti della terra, quelli della Confcooperative si propongono di sviluppare, nell’ambito di un percorso di otto incontri, della durata di tre ore ciascuno, le competenze necessarie alla valutazione di un’idea imprenditoriale, approfondendo con gli infortunati le questioni inerenti alla costituzione di una cooperativa agricola di tipo B.
Tra gli argomenti trattati: lo sviluppo del piano aziendale, l’individuazione delle risorse necessarie, l’organizzazione, il rapporto soci-cooperativa, la simulazione d’impresa.
Dal reinserimento sociale a quello lavorativo.
Il tema del reinserimento lavorativo delle persone che abbiano subito un infortunio o una malattia professionale è diventato strategico negli obiettivi dell’Inail con la Legge di stabilità 2015 (articolo 1, comma 166, Legge 23 dicembre 2014, n. 190) che ha attribuito all’Istituto competenze in materia di integrazione e reinserimento lavorativo.
In linea con quanto stabilito dal legislatore, l’Inail ha emanato il Regolamento per l’integrazione e il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro (circolari 51, del 30 dicembre 2016, e n. 30 del 25 luglio 2017) che prevede progetti personalizzati tesi alla conservazione del posto di lavoro e alla ricerca di nuova occupazione laddove sussista l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.