Punto focale del corso di aggiornamento,
promosso a Napoli il 5 e 6 aprile dalla Direzione regionale Inail della Campania, ci sono stati gli aspetti normativi, giuridici e medico-legali di questa figura professionale, che svolge un compito fondamentale per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
L’evento, organizzato dalla Direzione regionale Inail della Campania con il patrocinio del Comune e dell’Ordine dei medici di Napoli, della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (Simla), dell’Associazione medici competenti campani (Asmeco) e della Società italiana di medicina del lavoro (Siml) – ha visto la partecipazione di magistrati, avvocati, docenti universitari, presidenti degli Ordini e rappresentanti dell’Unione Industriali di Napoli, oltre a dirigenti centrali e dirigenti medici dell’Istituto.
Tre sessioni di lavoro per approfondirne i compiti e le funzioni.
Come riassunto dal direttore regionale dell’Inail, Daniele Leone, si è trattato di “una due giorni su un argomento di notevole interesse per l’importante ruolo che svolgono i medici competenti a tutela dalla salute e della sicurezza dei lavoratori”, promossa con l’obiettivo di analizzare, alla luce delle novità normative, il singolare e dinamico ruolo di questa figura professionale.
Nel corso delle tre sessioni di lavoro sono stati approfonditi, anche attraverso la presentazione di alcuni casi di studio, i compiti e le funzioni del medico competente, le modalità di svolgimento della professione alla luce della legislazione vigente e la trasformazione della medicina del lavoro da disciplina di elezione della prevenzione a strumento operativo delle società di servizio.
Le ricadute della legge Gelli.
È stata inoltre l’occasione, come sottolineato da Pietro Gaetano Iacoviello, sovrintendente sanitario regionale dell’Inail, per approfondire la situazione tecnico-giuridica introdotta dalla legge numero 24 del 2017, la cosiddetta legge Gelli, analizzando “le sue ricadute sul medico competente, in considerazione della peculiarità di questa figura professionale, che la differenzia dalla generalità dei medici”.
Oltre a rendere obbligatorio in tutte le strutture, pubbliche e private, un modello organizzativo di risk management, con flussi informativi e di condivisione omogenei su base regionale, la legge Gelli ha affrontato il tema della responsabilità professionale, prevedendo che i medici che rispettano le buone pratiche e le linee guida non siano punibili se hanno agito per imperizia.
“Un ruolo complesso che richiede punti di riferimento certi e affidabili”.
Nella tavola rotonda conclusiva di venerdì pomeriggio sulle criticità attuali e le prospettive della figura del medico competente – moderata dal direttore centrale Pianificazione e Comunicazione Inail, Giovanni Paura – Marco Esposito, ordinario di diritto del lavoro all’Università Parthenope di Napoli, ha spiegato che la nuova legge “permette di osservare la responsabilità del medico competente sotto una prospettiva innovativa.
La sorveglianza sanitaria, infatti, è un sistema che può beneficiare del nuovo impulso delle linee guida, dal momento che l’attività del medico competente si caratterizza per una complessità di competenze che richiedono punti di riferimento certi e affidabili”.
Fonte:Inail